IL RISCATTO DEI CATTOLICI DALL'IGNAVIA DEL DONABBONDISMO

 

 

L'IMPEGNO DEI CRISTIANI

PER IL RINNOVAMENTO,

PER LA LIBERTà

E PER LA GIUSTIZIA SOCIALE

 


 

Milano 1943

Università cattolica

 

 

 

 

 

 

«La politicizzazione della devozione trova infine una manifestazione particolarmente rilevante nel culto al Sacro Cuore, su cui conviene soffermarsi più a lungo sia per l'oggettivo rilievo che assume nella vita ecclesiale di questo periodo, sia per la più larga disponibilità di studi sull'argomento. Già simbolo dell'opposizione al rinnovamento della pietà auspicato dall'Aufklärung cattolica settecentesca, esso si carica di un più generale significato nel momento in cui viene inalberato come stendardo della rivolta vandeana contro la Rivoluzione e della resistenza tirolese alle armate napoleoniche. Ma questa generica valenza antirivoluzionaria che il tema mantiene nell'età della Restaurazione -alimentata anche dalla tradizione circa la volontà dell'imprigionato Luigi XVI (1774-1792) di dedicare, in caso di liberazione, il paese al sacro Cuore- si precisa ulteriormente nella seconda metà dell'Ottocento. Nel 1864 giunge a compimento il processo di beatificazione di Margherita Maria Alacoque, la monaca che nella seconda metà del Seicento aveva promosso da Paray-le-Monial, in seguito ad una serie di visoni e all'appoggio della Compagnia di Gesù, la nuova devozione. La pubblicazione, per la circostanza, delle sue lettere diffonde la notizia che nel 1689 la veggente aveva comunicato al re Luigi XIV una rivelazione che gli assicurava il trionfo su tutti i suoi nemici qualora avesse eretto nel suo palazzo una cappella in cui compiere il suo omaggio personale- che equivaleva in un regime assolutistico a quello dell'intero stato- al Sacro Cuore e avesse inserito nei suoi stendardi l'emblema del Sacro Cuore. Senza alcuna verifica critica sul testo e senza porsi il problema dell'effettiva conoscenza di quel messaggio da parte del re, la cultura intransigente diffonde allora uno schema di pensiero destinato a grande successo: non solo la Rivoluzione francese costituisce la punizione inviata da Dio ai Borboni, esattamente dopo un secolo di attesa, per non aver ascoltato la richiesta divina trasmessa dalla beata; ma la Provvidenza lascerà che il flagello della rivoluzione, ancora ben operante nel mondo contemporaneo, continui a corroderlo, spingendo verso il disastro sociale, fino a che un grande atto di pubblica consacrazione e riparazione al Sacro Cuore non avrà riportato alla costruzione di uno stato ufficialmente cristiano».

 

G.Filoramo e D.Menozzi, "Storia del cristianesimo. L'età contemporanea", Editori Laterza, 1997.

 

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La Costituzione della Repubblica Italiana del 1948

e il Concilio Ecumenico Vaticano II (1962 - 1965)http://www.fivl.net/costituzione_della_repubblica_it%20+%20concilio%20ec%20vat%202.htm

 

 

 


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