In ricordo della giovane Laura Lamberti,

del giovane israeliano N.I. e delle altre vittime

delle organizzazioni criminali antidemocratiche

interessate allo spaccio di sostanze stupefacenti


 

 

Diso (Lecce), 14 agosto 2010

 

È giusto ricordare oggi, alla vigilia del ferragosto, le giovani vittime cadute lo scorso anno (agosto 2009) nel corso di due rave party, tenutisi abusivamente ed in tempi concomitanti in due diverse località dell'Italia meridionale, che nulla hanno a che vedere con gli organizzatori di tali raduni. Le località in cui sono avventi i fatti sono le campagne di Diso, in provincia di Lecce, e quelle tra Caserta e Campobasso (tra la Campania ed il Molise).

In quelle circostanze, agguerrite organizzazioni criminali, interessate allo spaccio di letali sostanze stupefacenti, sono riuscite ad indurre migliaia di giovani, provenienti da ogni parte d'Italia ed anche dall'estero, a partecipare a due raduni concomitanti, caratterizzati dalla diffusione di musica ripetitiva ad altissimo volume e dallo spaccio di letali sostanze stupefacenti.

Le istituzioni non sembra abbiano opposto una significativa resistenza agli eventi.

Nella notte tra il 15 ed il 16 agosto 2009, le organizzazioni criminali che gestiscono il mercato clandestino di letali sostanze stupefacenti provocavano in tal modo la morte di due giovani vittime, al presumibile scopo di dare plateale esibizione di capacità criminale.

Cadevano così, con significativa simultaneità, in provincia di Lecce, la giovane Laura Lamberti, di 23 anni, originaria di Potenza, e presso l'Ospedale di Campobasso un giovane israeliano, di cui sono state divulgate soltanto le iniziali del nome, N.I. (ovvero, secondo altre fonti: M.I.).

È giusto ed importante esprimere vicinanza ai familiari ed alle amiche ed agli amici delle vittime, così come è giusto chiedere alle Istituzioni di voler prevenire, individuare e punire i responsabili delle organizzazioni criminali che lucrano sulla fragilità delle giovani generazioni, rimaste prive di luminosi ed universali modelli di vita, soprattutto dopo la scomparsa di Sua Santità Giovanni Paolo II, evento che ha certamente indebolito la capacità educativa della Chiesa cattolica, la quale appare ormai subordinata ad un nefasto progetto criminale antidemocratico e pangermanico, imposto da oligarchie industriali e finanziarie tedesche, russe ed americane, interessate a lucrare, in maniera incontrastata, sullo sfruttamento dei lavoratori.

Nella preghiera, invoco da Dio onnipotente, per intercessione di sua Madre Maria Santissima, la salvezza spirituale per le anime delle vittime e la consolazione dei loro familiari, dei loro amici e dei loro compagni.

Per quanto di mia competenza, assicuro la continuazione delle attività culturali dell'Associazione Italiana Volontari della Libertà e dell'Istituto Veritatis Mater, senza alcun cedimento nei confronti delle rappresaglie e delle minacce provenienti dalle organizzazioni criminali antidemocratiche.

Cordiali saluti.

Raffaele Paolo Coluccia                       

 

 

        Laura Lamberti