Horacio Verbitsky

e

Martiri Desaparecidos

Premi Nobel per la Pace 2014


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Desaparecidos

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Horacio_Verbitsky

 


 

La Chiesa cattolica ha bisogno di radicali riforme in senso evangelico.

Tra le riforme strutturali si impone quella del sacerdozio universale, con estensione del ministero anche alle donne ed abolizione della imposizione del celibato.

Questa riforma consentirebbe tra l'altro anche il rinnovamento dei vertici ecclesiastici del Vaticano, sino ad ora esposti al controllo finanziario dei fascisti e degli sfruttatori del lavoro altrui.

Tra le riforme dottrinali, si impone il riconoscimento del vero significato del martirio di Cristo: Egli infatti ha incontrato il martirio in quanto ha compiuto una scelta antischiavista, opponendosi all'uso narcotizzante della religione ufficiale e prendendo posizione a favore degli oppressi di tutti i tempi e di tutte le latitudini.

Attualmente invece la dottrina cattolica è ferma a interpretazioni afflittive e narcotizzanti del martirio di Cristo, utili soltanto ad ostacolare la rivoluzione degli oppressi.

Incapace di approntare queste riforme, la struttura ecclesiastica cede sovente alla complicità con i peggiori sistemi dittatoriali fascisti, i quali quindi sono interessati a conservare l'inadeguatezza dottrinale della struttura ecclesiastica.

I peggiori depravati tentano di approfittare di questa inadeguatezza della struttura ecclesiale al fine di usurpare ruoli di responsabilità, che vengono loro affidati da quanti  si oppongono al rinnovamento sostanziale della Chiesa cattolica.

I cristiani autentici hanno diritto di ribellarsi a questa inadeguatezza e di opporsi a questa decadenza che offende la loro dignità. I cristiani autentici hanno altresì diritto di liberarsi dalla devianza satanista manifestata da alcune gravi incrostazioni ecclesiastiche che impediscono il rinnovamento evangelico.

La reazione fascista e la conservazione satanista, che si oppongono a questo rinnovamento, hanno da ultimo trovato un nuovo strumento per abbindolare le masse e per rinviare le riforme di cui il popolo di Dio ha bisogno. Infatti, contro tale rinnovamento è stato da ultimo fatto ricorso al  fascista criminale argentino Bergoglio, il quale risulta essere stato già complice del regime criminale che ha insanguinato l'America Latina negli anni Settanta del XX secolo e che ora viene utilizzato come strumento per abbindolare le masse mondiali, nell'interesse del fascismo internazionale.

La farsa del buffone Bergoglio risulta oggi utile a narcotizzare e ad imbambolare le masse, in modo da impedire alla Chiesa cattolica di approntare ed approvare le riforme sostanziali di cui il Popolo di Dio ha invece urgente bisogno. Queste riforme radicali ed evangeliche, che il fascista Bergoglio riesce abilmente a rinviare e ad occultare, dovrebbero cambiare la struttura ecclesiastica e la dottrina cattolica in senso evangelico, in senso rivoluzionario ed antischiavista, in modo da restituire dignità ai cristiani onesti che non vogliono essere coinvolti con le turpitudini criminali fasciste di cui lo stesso Bergoglio si è invece voluto macchiare collaborando con il regime criminale argentino.

La reazione fascista pretende infatti di usare la carriera di Bergoglio come esempio utile a legittimare i peggiori crimini perpetrati dai sistemi di sfruttamento e di repressione.

Il martirio che ha invece colpito i santi Teologi della liberazione in America Latina merita maggiore rispetto.

Non abbiamo ancora visto un Oscar Romero, un Helder Camara, un Manuel Larraìn, un Enrique Angelelli, un Jon Sobrino, un Antonio Bello, un Walter Kasper divenire Vescovi di Roma e Pontefici della Chiesa cattolica. 

Gli spiriti illuminati ed i cristiani autentici, amanti della libertà e militanti anti-schiavisti, corroborati sia dalla ricerca teologica più avanzata sia dalla grazia divina profusa dallo Spirito santo, riusciranno a prevalere sulle mistificazioni di regime e sulla reazione fascista ed a liberare la Chiesa cattolica dagli impostori che la profanano.

Il Premio Nobel per la pace, felicemente assegnato nel 2014 al giornalista Horacio Verbitsky, combattente antifascista, ed ai Martiri Desaparecidos, vittime dei regimi criminali fascisti sudamericani (di cui Bergoglio si è voluto rendere complice infangando in tal modo la Chiesa cattolica), costituisce un giusto riconoscimento al valore dei combattenti per la libertà e per il progresso dei popoli.

Il Premio Nobel per la pace assegnato al giornalista Horacio Verbitsky ed ai Martiri Desaparecidos, contribuisce così a sostenere la fede dei cristiani autentici e la loro relazione con Dio, incoraggiando in tal modo la ricerca teologica più seria e libertaria, impegnata nella lotta contro la schiavitù e per la libertà ed il progresso dei popoli.

Il Popolo cristiano vuole e chiede le riforme ecclesiastiche e dottrinali di cui ha bisogno per procedere sulla strada del rinnovamento evangelico. A questa esigenza la conservazione fascista ha opposto le favole e le prese in giro di Bergoglio, il quale inscena falsi teatrini, cercando così di abbindolare le masse, di imbambolare le folle con la propaganda più seducente sensazionale e sempliciotta e di perdere tempo per non approntare le riforme sostanziali radicali e concrete di cui la Chiesa ha invece urgente bisogno.

Le conquiste compiute dai Martiri della Teologia della Liberazione, che negli scorsi decenni hanno dovuto subire l'inumana e cruenta persecuzione fascista perpetrata anche dal criminale Bergoglio,  produrranno presto le riforme ecclesiastiche e dottrinali che il buffone Bergoglio e gli altri fascisti cercano inutilmente di insabbiare.

Gli Spiriti liberi di ogni latitudine sono chiamati a lottare per l'affermazione delle conquiste di libertà, di eguaglianza, di santità e di giustizia che i Martiri della Teologia della Liberazione hanno saputo indicare con il loro coraggio, con l'intelligenza delle loro opere e con la santità della loro vita.

Dio e la ragione ci sosterranno in questo cammino ed in questa lotta.

 

Milano, 5 marzo 2014

RPC

 


 

 

 

 

forza gabbiani

 

La fame ed il volo dei gabbiani rivoluzionari si sono dimostrati più forti e più abili delle mistificazioni narcotizzanti, inscenate dal fascismo argentino e vaticano per abbindolare le masse

 

 

Domenica 26 gennaio 2014, i meravigliosi gabbiani si sono incaricati di contrastare in Vaticano l'azione narcotizzante che il fascismo vaticano ed argentino cercano di esercitare ai danni delle masse, utilizzando strumentalmente la religione ufficiale.

Proprio per contrastare e delegittimare questo uso narcotizzante della religione ufficiale, Gesù di Nazaret, il Cristo, ha voluto storicamente levare la sua protesta, al fine di ripristinare un felice rapporto tra Dio e gli oppressi ed al fine di restituire alla spiritualità umana la dignità e la valenza rivoluzionarie che le sono proprie.

Per questo motivo Gesù di Nazareth, il Cristo, ha incontrato il martirio.

 

Risulta del tutto evidente che oggi il fascismo internazionale sta cercando di imporre un regime totalitario anche in Italia, al fine di sfruttare il lavoratori ed arricchire gli sfruttatori internazionali, i quali non vogliono pagare le conseguenze della crisi economica che essi stessi hanno causato e pretendendo invece di far pagare questa crisi agli sfruttati.

 

In vista dell'instaurazione di questo nuovo regime totalitario, i politici di destra e di sinistra hanno già provveduto a scardinare i pur esigui diritti dei lavorati che in precedenza erano stati faticosamente conquistati. Inoltre, in questo scenario, intere categorie istituzionali e professionali pretendono di sclerotizzarsi in caste di intoccabili, al fine di assicurare ai propri clan gli accessi privilegiati alla ricchezza ed alle professioni, accessi che invece agli oppressi vengono negati con disprezzo. Questa prassi ingiusta lede la democrazia sostanziale delle società post-fasciste e post-comuniste, svuotando la democrazia elettorale di ogni efficacia e riducendola ad una farsa utile a legittimare nuovi regimi totalitari (si vedano ad esempio le cosiddette "democrazie senza i democratici", come quella russa di cui profitta Putin).

 

Al fine di impedire che gli oppressi possano ribellarsi al regime dittatoriale che si cerca di imporre, gli sfruttatori utilizzano anche la religione ufficiale come narcotico per le masse, secondo uno schema storicamente consolidato, già denunciato dall'analisi sociologica di Karl Marx. L'utilizzo improprio della religione cristiana da parte dei regimi totalitari offende i cristiani autentici che sono pertanto legittimati a levale la loro protesta per non essere confusi con i profanatori.

Contro i regimi totalitari che affamano i popoli oppressi, la stessa  fame degli oppressi risveglierà la rivoluzione, così come oggi la fame dei gabbiani riesce sin d'ora a contrastare le mistificazioni narcotizzanti inscenate in Vaticano dal fascismo argentino, interessato ad abbindolare le masse per eludere l'approntamento delle riforme sostanziali di cui il Popolo di Dio reclama l'urgenza.

 

Al fine di impedire che gli oppressi possano ribellarsi al regime dittatoriale che si cerca di imporre, gli sfruttatori utilizzano anche la religione ufficiale come narcotico per le masse.

Essi pretendono in tal modo di neutralizzare la valenza rivoluzionaria dell'autentica religione cristiana, che i Martiri della Teologia della Liberazione sono riusciti invece a risvegliare, con la loro coraggiosa opera pastorale intrapresa tra gli anni Settanta e Ottanta del XX secolo.

 

La conservazione vaticana utilizza Bergoglio per collaborare al progetto reazionario fascista di narcotizzazione delle masse.

Il laicismo post-fascista di Eugenio Scalfari ha tessuto un rapporto di complicità con i post-fascisti argentini e vaticani. Il motivo di questo sodalizio tra post-fascisti di varia origine geografica è determinato dal fatto che i laicisti anticristiani, incapaci di realizzare i loro presunti enunciati rivoluzionari che si fondano in realtà esclusivamente sul narcisismo e sull'idolatria dell'egoismo, pretendono di neutralizzare la valenza rivoluzionaria del cristianesimo autentico, favorendo l'involuzione della Chiesa cattolica. Il laicismo liberista, infatti, combatte l'autentica rivoluzione cristiana con vari mezzi e da ultimo anche cercando di favorire la carriera ecclesiastica di abili abbindolatori delle masse che perpetuano lo statu quo ed eludono la necessità di riforme sostanziali. Ciò in quanto il laicismo liberista mira a distruggere ogni norma etica che si opponga allo sfruttamento dell'uomo sull'uomo e la conservazione delle ricchezze nella mani delle oligarchie.

Anche Scalfari, come Bergoglio, proviene dalle fila del peggiore fascismo totalitario e razzista. La biografia di Scalfari (pubblicata su internet) evidenzia che egli da giovane è stato un fascista di Mussolini. Allo stesso modo Bergoglio ha collaborato con la dittatura fascista argentina, facilitando la repressione, la tortura e l'assassinio perpetrati in America Latina dal regime fascista argentino ai danni dei Martiri della Teologia della Liberazione (si vedano le pubblicazioni: "Doppio gioco", "L'isola del silenzio", "Il volo"). A tale proposito, risulta raccapricciante anche la recente nomina ai vertici dello stato maggiore delle forze armate argentine di un merdoso criminale militare, già responsabile dello sterminio dei Martiri Desaparecidos nell'Argentina degli anni Settanta. Questa nomina del governo argentino costituisce una grave e criminale intimidazione rivolta ai testimoni dello sterminio politico perpetrato dal fascismo argentino nel corso degli anni Settanta, rivelando altresì una sostanziale continuità tra il fascismo degli anni settanta ed il sedicente governo post-fascista, una continuità politica che si traduce in un'arrogante  minaccia politica e militare contro le democrazie occidentali e dei popoli liberi. Gli Stati Uniti d'America di Henry Kissinger non possono sperare di nascondere la loro responsabilità criminale in tale turpe vicenda, attraverso la quale i fascisti americani esplicitano una grave intimidazione nei confronti del movimento socialista internazionale e nei confronti della libertà e della dignità dei lavoratori.

 

Esigenza di Eugenio Scalfari e di Jorge Bergoglio è quella di legittimare il riciclaggio dal fascismo in cui si sono formati e di cui hanno profittato. A tale proposito i cattolici sono tenuti a precisare che le masse cattoliche non sono delle masse acritiche ed imbecilli, che la Chiesa cattolica non è un'agenzia di riciclaggio di criminali fascisti e che tale profanazione antievangelica deve essere respinta.

Esigenza di Scalfari e di Bergoglio è quella di riciclarsi nella società democratica, acquisendo ruoli di responsabilità senza però convertirsi alla democrazia. Essi prendono di imporre subdolamente la "legittimazione" del riciclaggio dei fascisti nella società democratica e pretendono altresì di "legittimare" subdolamente il proprio passato fascista. Tali pretese non implicano la conversione sostanziale alla democrazia, né tanto meno alla Rivelazione cristiana autentica. Pertanto, in questo modo, essi diventano, nella società democratica post-fascista,  pericolosi agenti totalitari mascherati da progressisti. Incapaci di lottare per i diritti degli oppressi, questi fascisti riciclati e mascherati da "capi delle schiere laiciste" o da "capi delle schiere cattoliche" sono in realtà pronti a soccorrere altri fascisti da riciclare nella società post-fascista. Essi sono inoltre pronti ad agevolare la repressione dei diritti dei lavoratori sfruttati, sui quali essi pretendono di scaricare le conseguenze delle crisi economiche causate dai loro padroni.

Entrambi sono quindi degli ex-fascisti mascherati, abili nell'abbindolare le masse e nel narcotizzare le coscienze. Entrambi pretendono di riciclarsi nella società democratica, di cui tuttavia non vi può essere certezza che condividano lo spirito antifascista, (sancito da Dossetti nella Costituzione della Repubblica Italiana). Questi ex-fascisti riciclati e mascherati da benefattori possono pertanto tentare di affossare la stessa Costituzione italiana e le sue garanzie anti-fasciste. Tale azione di scardinamento e di sfasciamento delle garanzie costituzionali possono essere esperite dagli ex-fascisti riciclati, anche al fine di occultare la loro incapacità di spiegare le cause e di fronteggiare le conseguenze della crisi economica prodotta dai loro padroni. Essi possono quindi contribuire in maniera nefasta alla infelice campagna politica, intrapresa sia dalla destra che dalla sinistra, tesa a far pagare agli oppressi la crisi economica che i loro padroni hanno causato. Per riciclarsi nella democrazia, Scalfari (così come anche altri giornalisti molto più determinati di lui ) ha usato la sinistra politica italiana ed il laicismo fanatico anticlericale. Mentre Bergoglio, per riciclarsi nella società post-fascista, ha trovato più utile usare la Chiesa cattolica, così come purtroppo hanno già tentato di fare diversi merdosi criminali nazisti, già denunciati dagli articoli del giornalista Enzo Biagi.

 

Se da un lato il fascismo vaticano cerca la complicità con i fascisti laicisti e con i fanatici comunisti, per tentare di rinviare la propria fine e di conservare il proprio potere ed i propri privilegi, dall'altro i laicisti ed i fanatici comunisti accettano di accordare la propria complicità alle politiche fasciste vaticane, in quanto mentalmente ottenebrati dall'antagonismo e dall'odio anticristiani e dal desiderio di sabotare la valenza rivoluzionaria del cristianesimo autentico, espresso dal Vangelo di Cristo. I post-comunisti, inquadrati in strutture politiche di abbindolamento delle masse, sono infatti entusiasti della possibilità di infognare la Chiesa cattolica, riducendola ad semplice agenzia di riciclaggio di fascisti. Il ripiegamento della Chiesa cattolica nella melassa dei buoni sentimenti e nelle strutture di manipolazione del consenso della masse neutralizza la valenza critica e rivoluzionaria del Vangelo, lasciando agli ex-comunisti l'egemonia della rivoluzione . Occorre inoltre considerare che il comunismo non riesce storicamente a mantenere le promesse di libertà, in quanto cade preda della medesima fede nella dittatura che inizialmente sembrerebbe contestare. Ciò in quanto tale ideologia non riesce a liberarsi dalla tentazione di costruire se stessa in opposizione ed in antagonismo con la religione cattolica, di cui pretende di capovolgere ogni dogma, realizzando un inferno mentale dogmatico peggiore di quello che pretende di abbattere. A tale proposito, si può fare l'esempio dei sensi di colpa e delle assoluzioni che il comunismo pretende di costruire in maniera simmetrica e capovolta rispetto ai sensi di colpa ed alle assoluzioni dettate dalla Chiesa cattolica. Nella ideologia comunista (non meno che nel fascismo) la costruzione della colpa da imputare al presunto avversario politico diviene un espediente di lotta politica teso a tenere l'avversario in una situazione di permanente soggezione psicologica, in attesa di una assoluzione che non giungerà mai. La costruzione di questo sistema di menzogne, posto in essere dai laicisti anticristiani, parte dalla convinzione che anche le costruzioni di colpa "generate" dalla religione cattolica siano soltanto degli abili artifici, atti esclusivamente a soggiogare le masse ed a manipolare le coscienze.

Pertanto, dall'esame di questi pericoli presentati dal laicismo anticristiano, deriva per i cattolici la necessità di liberare la dottrina cattolica da ogni esagerato senso di colpa che si dimostri contrario allo spirito evangelico. [A tal fine è necessario che la Chiesa cattolica rielabori la gerarchia delle colpe, al fine di riconoscere la necessità di sanzionare esplicitamente, in primo luogo, sia l'inumana idolatria del disprezzo, sia lo sfruttamento schiavistico del lavoro altrui].

Allo stesso modo, la criminalità fascista e nazista si avvale della contestazione nei confronti delle aporie, delle ingenuità e delle contraddizioni manifestate dalla dottrina cattolica più auto-afflittiva, per poter soppiantare la dottrina cristiana con la dottrina dell'odio e del disprezzo razzista, pretendendo di trarre dalla pratica del disprezzo esercitato nei confronti di categorie di persone ingiustamente etichettate come "inferiori" una insana suggestione di onnipotenza, capace di fornire una qualche soddisfazione ad esistenze vuote ed arroganti, assolutamente prive di ogni senso. In assenza di una cultura del lavoro evangelicamente fondata (si confronti sul punto: Gv 21,3), questa "religione" infernale nazista emerge oggi come il modello di fatto più consolidato nelle strutture di lavoro delle società industriali contemporanee. Tale modello lavorativo antievangelico è difeso dagli apparati politici e corporativi sia di sinistra che di destra, in ragione della conservazione del potere che tale modello antievangelico garantisce ai gruppi più arroganti e privilegiati, i quali si dimostrano oggi interessati allo scardinamento delle garanzie costituzionali antifasciste ed antistaliniste, sancite in Italia dalla Carta costituzionale del 1948, nelle norme in cui più si riconosce il pensiero politico antifascista del cattolico Giuseppe Dossetti.

L'imbroglio del falso riformismo di facciata, agitato in questi giorni del 2014 nell'aia della politica di cortile italiana, è facilmente scoperto dalla impunità che viene riservata alle banche criminali ed affamatrici del popolo italiano e dei popoli oppressi. I contratti bancari usurari legalizzati e "garantiti" dai governi italiani e dal governatore bancario Mario Draghi, contro gli interessi dei poveri cittadini italiani ed europei, dimostrano inequivocabilmente la validità della denuncia antifascista lanciata, in tempi non sospetti, dal Presidente della Repubblica Italiana Francesco Cossiga, che già imputava al "vile" cialtrone usuraio la responsabilità della disastrosa svendita di Telecom Italia in favore di incapaci speculatori finanziari.

 

Il sostegno accordato dai fanatici laicisti al fascismo narcotizzante di Bergoglio è quindi finalizzato ad impedire che la Chiesa cattolica intraprenda seriamente la strada delle riforme sostanziali, come quelle storicamente indicate dall'esempio luterano.

Il processo di riforma che la Chiesa cattolica deve intraprendere sull'insegnamento della Teologia della Liberazione è ineludibile. Tuttavia, contro tale processo di riforma viene esercitato una subdola azione di sabotaggio ad opera di settori fanatici di varia estrazione: laicisti, fascisti e comunisti. La finalità anti-cristiana, perseguita da questi narcotizzatori delle masse, è quella di scaricare sulle spalle dei poveri sfruttati il peso della crisi economica causata dai loro padroni.

Riscoprire invece la valenza rivoluzionaria della Rivelazione cristiana, avvalendosi dell'insegnamento dei Martiri della Teologia della Liberazione, costituisce una strategia vincente di cui gli oppressi possono avvalersi per resistere alle nefandezze degli sfruttatori ed alla narcotizzazione operata dai loro servi.

Non fa meraviglia che, per favorire il riciclaggio dei post-fascisti, siano stati coinvolti anche i facoltosi laicisti scandinavi, i quali, forse perché trincerati dietro inquietanti presunzioni di razza superiore, dimenticano spesso di onorare con il Premio Nobel i Teologi della Liberazione e gli spiriti più capaci di contribuire alla costruzione della pace che abbiano propugnato riforme sostanziali della società e della Chiesa cattolica. Si indica pertanto ai laicisti scandinavi la necessità di premiare con il Premio Nobel per la pace i Martiri della Teologia della Liberazione, come ad esempio Jon Sobrino e Gustavo Gutiérrez, i quali hanno saputo indicare al mondo, agli stati sovrani ed alla Chiesa cattolica la strada delle riforme sostanziali che devono essere approntate per favorire la pace, la giustizia, l'eguaglianza, la solidarietà, la libertà, il progresso dei popoli, insieme con l'avanzamento della ricerca culturale e teologica.

 

RPC

 

 

Post scriptum

(testo aggiunto in data 22 giugno 2014):

 

Si riscontra che la contestazione condotta contro bergoglio ha costretto quest'ultimo a compiere, (oltre ai deprecabili crimini posti in essere dai servizi segreti fascisti che lo appoggiano), anche atti propagandistici tesi a conquistare il consenso delle masse, per togliere argomenti di contestazione ai suoi oppositori antifascisti. Occorre quindi ascrivere a merito della contestazione antifascista ed evangelica condotta dai migliori contro bergoglio gli atti positivi che questi è stato così costretto a compiere per soli fini propagandistici. E' il caso ad esempio del riconoscimento della santità dei Martiri di Terra d'Otranto (atto comunque già programmato da tempo), del riconoscimento della santità di Giovanni Paolo II (atto anche questo già programmato da tempo), e da ultimo l'invettiva verbale contro le Organizzazioni mafiose (come la 'Ndrangheta). I contestatori di bergoglio possono attribuirsi a buon diritto il merito di aver costretto il fascista argentino a questi atti propagandistici. In particolare quella antimafiosa è certamente un'invettiva giusta, su cui tuttavia si accalca anche lo sciacallaggio antimeridionale e la propaganda razzista settentrionale. Purtroppo è proprio su questo razzismo antimeridionale che bergoglio ed suoi sostenitori fascisti e post-comunisti intendono far leva, al fine di instaurare un nuovo regime fascista e schiavista anticostituzionale. Infatti, fascisti e post-comunisti intendono le grandi strutture popolari, quali ad esempio la Chiesa cattolica ed i partiti politici di massa, semplicemente come degli strumenti utili ad abbindolare le masse ed a manipolare i consensi dei creduloni. La perpetuazione dei privilegi e delle rendite di potere costituisce il terreno d'intesa tra queste due opposte strutture di manipolazione delle masse (fascisti e post-comunisti). Per questo motivo, i lavoratori, i cittadini, i laici ed i cristiani devono conquistare competenza e protagonismo, liberandosi ed emancipandosi dalle egemonie deresponsabilizzanti, per rivendicare quindi in prima persona la responsabilità del governo democratico della società e della Chiesa cattolica.

Le recenti iniziative propagandistiche di bergoglio sulle mafie suggeriscono inoltre alcune considerazioni di carattere economico riguardo alle banche ed alle finanze del vaticano.

A fronte infatti delle ricorrenti critiche formulate sulle finanze vaticane da parte dei laicisti e dei cristiani più attenti, secondo cui le banche vaticane sarebbero state finanziate con i proventi riciclati dalle mafie, le invettive propagandistiche antimafiose di bergoglio sembrano tradire che, se mai le casse finanziarie vaticane avessero effettivamente giovato ovvero giovino ancora di finanziamenti mafiosi, oggi tuttavia sembrano invece trarre maggior profitto economico dai possibili provenenti di denaro provenienti dalle rapine compiute dai regimi fascisti in Argentina e negli altri Paesi dell'America Latina. Tali profitti illeciti sono stati realizzati dai fascisti criminali sud-americani e centro-americani, grazie alle istruzioni impartite  dai criminali nazi-fascisti fuggiti dall'Europa e rifugiatisi in America Latina dopo la sconfitta bellica da essi subita nel 1945.  Ne consegue che l'apparente presa di distanza propagandistica di bergoglio nei confronti delle mafie italiane potrebbe nascondere in realtà un forte sostegno finanziario offerto al vaticano da parte dei potentati sud-americani, i quali si sono arricchiti in forza della loro complicità criminale con i regimi fascisti che hanno insanguinato l'America Latina, negli anni Settanta ed Ottanta del XX secolo, e che hanno giovato dell' appoggio degli USA in funzione anticomunsta e controrivoluzionaria.

La Resistenza combattuta dai cristiani autentici, contro questa mentalità populista e fraudolenta posta in essere dalle strutture ecclesiali e politiche di sfruttamento della credulità popolare, dovrà quindi contrastare non soltanto le strategie bancarie che gestiscono i flussi finanziari di provenienza mafiosa, ma anche le strategie bancarie che si avvalgono dei proventi economici disposti dai criminali fascisti, i quali si sono arricchiti mediante i regimi fascisti e schiavistici latino-americani.

Proprio per contrastare questo fascismo schiavistico, la difesa della dignità e dei diritti dei lavoratori contro i regimi di sfruttamento del lavoro altrui costituisce un elemento essenziale della Lotta di liberazione contro le strategie finanziarie criminali fasciste, le quali attingono, lucrano e si arricchiscono proprio grazie allo sfruttamento schiavistico imposto ai danni degli oppressi. L'opposizione condotta dai migliori contro il governo italiano dello sfasciacarrozze Renzi, (abile fantoccio, finanziato dal fascismo bancario internazionale), costituisce quindi un elemento importante per il contrasto antimafioso e antifascista. Occorre infatti impedire lo sfascio delle istituzioni democratiche costituzionali antifasciste, sfascio propugnato dalla controriforma di Renzi, ed impegnarsi anche in Italia nella lotta contro l'instaurazione di un regime fascista di stampo sud-americano, teso allo sfruttamento schiavistico inumano ed antievangelico dei lavoratori.

 

 

 

 


www.civl.it    www.fivl.net    www.valtoce.net